mercoledì 9 maggio 2007

Il vento dell'oceano(S.Bambaren)


"Non ho mai avuto paura di morire;non credo che la morte rechi dolore.Cio' di cui ho paura è che questo magnifico viaggio chiamato VITA un giorno avrà fine.Mi spaventa non poter piu' odorare il profumo di una rosa,vedere un tramonto o il sorgere della luna.Ho paura di non poter piu' passare altri istanti con il mio amato mare,in compagnia dei miei fratelli delfini.Che faro'?Se solo potessi tradurre in parole cio' che provo quando il vento mi accarezza la faccia o il senso di meraviglia che mi pervade quando guardo gli spendidi gabbiani che solcano il cielo o la tenerezza che un bambino porta nella mia vita.Oh Dio!,se solo potessi!E a quel punto l'oceano mi parla ancora una volta:Morire non è un male.Non vivere la vita a fondo,questo si è un peccato.Quando una persona muore davvero?Quando smetto di pensarla.E quando qualcuno ci lascia veramente?Quando smetto di ricordarmi di lui.Dunque che cos'è la morte?Non lo so...Spero che dopo di essa,il sogno vada avanti.Spero di poter rivedere le persone che amo ancora una volta;spero di mettere fine al mio viaggio un po' meglio di come è iniziato.Quando saro'dall'altra parte del muro di cristallo,spero di trovare delle onde da rincorrere,dei tramonti da guardare,dei delfini con cui condividere la mia felicità.E sebbene non possa portarmi dietro la vita ,faro' un respiro a pieni polmoni per riempire il petto e il cuore di tutta la bellezza di quest'Universo,in modo da averla con me per sempre.E il linguaggio della Verità mi aiuterà ad attraversare l'ultimo muro di cristallo della mia vita quaggiu' sulla Terra."Queste righe tratte da un libro di Bambaren le dedico con immenso affetto a Bruno e Oriana perchè possano trovare conforto e speranza nel pensare a Ramon...(Maila)

martedì 8 maggio 2007

Telecronaca del gp della Cina(06/05/2007)


Alzataccia stamattina!!La sveglia ha suonato alle 7,00 per ricordarmi l'appuntamento con la moto gp.Partenza alle 9,00.Ogni volta la stessa emozione,le gambe tremano,i pensieri si affollano per immaginare cosa accadrà,come si posizionerà Rossi e se le gomme terranno per l' intero circuito.Valentino è in pole position,prima fila,prima posizione.Dopo pochi giri perde la pole e slitta in seconda posizione preceduto da Stoner(quello stronzetto,quest'anno ci darà filo da torcere!).La Ducati si fa vedere e sentire...Nel rettilineo raggiunge una velocità di 347 km/h e Valentino puo' solo tirar giu' il cappello e lasciar passare.Ma nella staccata,il mago Rossi tira fuori dal suo cilindro quella inconfondibile e unica arte dello"staccare al limite"riportandosi cosi'piu' volte in prima posizione.Dopo una serie di sorpassi,Rossi al termine del 15 giro commette un errore,prendendo una curva larga e sbagliando traiettoria perde secondi importanti,super competitivi per questa gara.Questa imperfezione infatti gli costa una terza posizione.Hopkins si infila momentaneamente al 2 posto ma questa griglia è destinata a durare poco.Rossi viene su,sparato a cannone e riconquista la sua seconda posizione che verrà mantenuta sino alla fine.La gara si conclude con:1)Stoner,2)Vale,3)Hopkins con la sua Suzuki!Ma ai miei occhi,questa vittoria oggi è di Vale!Ci ha ricordato e dimostrato ancora una volta che la differenza la fa il pilota e non la moto.La differenza del Dottore è la sua staccata,il suo arrivare al limite in prossimità di una curva.Grazie Vale perchè un campione non è solo velocità ma astuzia,guida pulita e corretta,equilibrio...Grazie per il tuo sorriso da"paraculo",per la tua serenità,per il tuo entusiasmo,per la tua voglia di migliorarti.Sempre!Per il tuo spirito di collaborazione.Grazie a tutto il team YAMAHA per l'ottima messa a punto.L'alzataccia è stata ampiamente ripagata dallo spettacolo a cui ho assistito ancora una volta.Grazie Vale,anche Ramon da lassu' sorride con noi,con te e gode per queste emozioni.Stamattina era li',davanti alla tv,con le gambe tremanti,la voglia di scaldare i motori e fare scintille per provare quel mix di eccitazione ed entusiasmo!! (Maila)

giovedì 3 maggio 2007

IL RISVEGLIO

IL RISVEGLIO

“ L’amore conta, conosci un altro modo per fregar la morte?..” Ligabue in una delle sue recenti canzoni scriveva così. E questo tormentone è diventato ancora di più una conferma di ciò che ho sempre pensato. Ogni libro, poesia, film, testo musicale tende ad esaltare questo sentimento innato e viscerale che nella maggior parte delle volte nasce con noi, nasce dalla vita.
Una vita senza ciò non avrebbe senso.
Ci si interroga spesso su quale sia lo scopo, l’obbiettivo della nostra esistenza e ognuno di noi ha mille buoni motivi per spiegarlo ma nessuno di questi può prescindere dall’amore, tutto ci riporta ad esso. La carriera, il successo implicano passione in quello che si fa, il denaro, la ricerca spasmodica di beni materiali nasconde in se l’avido desiderio di accumulare sempre di più, la salute è sperare nell’amore per se stessi e amore di vedere i nostri cari in buone condizioni fisiche e psichiche, la costruzione di una famiglia è amore. Investire noi stessi, le nostre abitudini, scendere a compromessi per una vita di coppia. Essere madri, donare vita ad una piccola vita è la forma di amore supremo. Creare una luce, una stella, una speranza a chi vive solo nei nostri sogni, nei nostri pensieri, nelle nostre fantasie è amore. Tutta la nostra esistenza ruota intorno ad esso.
Quant’è importante la vita? Troppo spesso ce lo dimentichiamo. I ritmi frenetici e stressanti che questa società ci impone a volte ci spingono a sopravvivere piuttosto che a vivere. Mille problemi ci sovrastano, soldi che non bastano mai, lavoro precario, bollette e scadenze quotidiane da pagare, impegni con la casa, con i figli, con i mariti. Gran parte dei nostri gesti sembrano diventati meccanici, stereotipati. Si ha l’impressione di vedere robot piuttosto che persone.
Quanti di noi si ammalano di tristezza, di ansia, di stress, di depressione, di ricerca di attenzione? Quanti non sorridono più, quanti non osservano il mondo, la natura, e si lasciano sovrastare dall’esterno?
Anche la famiglia sembra aver perso valore. Ci si riunisce solo nelle grandi occasioni di festa, Natale, Capodanno, Pasqua, qualche compleanno perdendo di vista che ogni giorno vale tanto quanto una festa importante per incontrarsi, per stare insieme.
Ogni singolo giorno che Dio ci ha donato vale la pena di essere vissuto a pieno con chi amiamo.
Quante frasi non dette? Quante parole che aspettavano tempo? Quante situazioni rimandate? Crediamo di essere invincibili, insuperabili ed eterni ma in realtà la nostra vita ha un inizio e una fine che spesso arriva prima del dovuto. Non chiediamo di venire al mondo eppure non siamo mai pronti a staccarci da questa vita, siamo sempre buoni a lamentarci, a criticare, a rimandare, ad essere insoddisfatti di ciò che abbiamo, in realtà abbiamo tutto. Abbiamo la vita. Pochi giorni fa ho perso un mio amico, è difficile capire e realizzare come qualcuno che hai sentito la sera prima il giorno dopo non ci sia più. Dagli eventi tristi, quelli che ti logorano, quelli che ti lasciano senza una spiegazione e con mille perché, con mille se, capisci quanto sei ricco solo per il semplice fatto di esserci, di esistere. È una forma di rispetto e devozione nei confronti di chi questa vita la voleva, l’amava, la sognava e per chi in un minuto non ce l’ha più. Questo ha fatto si che durante queste mattine mi stupissi di fronte alla vista del sole, nel vedere un tramonto, nello scorgere i confini.
Fermarsi ad osservare e bloccare per un attimo il tempo, un tempo che ci porta sempre a rincorrere gli impegni, a raggiungere obbiettivi, a guardare le persone in termini di produttività, di materialità dimenticando la spiritualità. Posare gli occhi sui nostri figli, sui nostri affetti, sui nostri cari, sui nostri cuori dovrebbe farci dimenticare i mille problemi o aiutarci semmai a ricordare che ci siamo, che viviamo, che abbiamo tempo. Un tempo precario. Siamo fragili, come i pacchi o gli scatoloni chiusi negli uffici, nei magazzini in cui sopra c’è scritto “fragile maneggiare con cura”, noi nei nostri corpi abbiamo scritto “fragili maneggiare con amore”.
Queste parole potranno sembrare tristi, potranno provocarci sentimenti di ansia, di impotenza ma se compresi appieno ci aiuteranno a valutare meglio questa vita.
Ho sempre pensato di non avere abbastanza, di desiderare di più ma prima o poi arriva il giorno in cui ci si ferma… Ho i miei affetti, mia nonna, i miei nonni ma soprattutto ho la vita e questo mi permette di sognare, di realizzare, di costruire una famiglia e se Dio lo vorrà mi aiuterà a diventare mamma. È questo il senso.
Apprezziamo appieno ciò che abbiamo e ricordiamoci che siamo di passaggio e che lasceremo una scia per chi verrà dopo di noi.
In ogni cammino della vita i fallimenti spesso precedono i successi, impariamo quindi dagli errori. La gente diventa migliore quando si accetta ed impara ad amarsi per ciò che è. Dobbiamo meditare sulla nostra vita ogni giorno e chiederci se stiamo aggiungendo un pezzettino di più, se stiamo diventando delle persone migliori.
Vi dedico una frase tratta da uno dei miei libri preferiti “Non lasciate che un giorno di questa vita vi sfugga senza aver coltivato i vostri sogni, senza aver fatto caso alla bellezza delle cose semplici, senza aver imparato qualcosa di nuovo. La felicità in fondo non consiste in quello che gli altri potrebbero farci, ma da ciò che di buono noi possiamo fare per gli altri” Non dimentichiamoci mai chi siamo e grazie a chi siamo qui.

Maila 2006

P.S. Il risveglio riguarda la mia nuova nascita spirituale, emotiva, psicologica.
La consapevolezza di respirare la vita a pieni polmoni, di afferrare ogni istante,di desiderare le cose che ci provocano piacere.Il risveglio è poter guardare negli occhi chi si ama con lo stesso entusiasmo del primo giorno.GRAZIE RAMI,PER IL TUO MODO DI VIVERE,PER LA TUA ALLEGRIA,PER LA TUA LEGGEREZZA,grazie per"quel regalo che oggi mi illumina di nuovo gli occhi."Quel regalo inaspettato,sceso dal cielo con la stessa delicatezza di un angelo.Quel regalo ha un volto:AMORE.Quel regalo ha un nome:Luigi.

mercoledì 2 maggio 2007

Una poesia anche per te...

Sabato 28 Aprile,io e Luigi siamo andati a vedere il concerto della fantastica ELISA al Palarossini.Serata magica e super emozionante resa possibile dalle sensazioni provocate da quella voce d'angelo...
Con noi,o meglio dentro di noi, c'era anche Ramon.A metà concerto è arrivata
una canzone che sembra esser scritta per lui.O per lo meno a me ha dato questa impressione.Cosi'ho preso il
telefono in mano e sulle note di"Una poesia anche per te"ho selezionato dal mio archivio personale questa foto di Rami che calza a pennello con le sensazioni suscitate da queste parole:"Perdona e dimenticherai,per quanto possa fare male in fondo sai,che sei ancora qui.E dare tutto e dare tanto,quanto il tempo in cui il tuo segno rimarrà...Questo nodo lo sciolga il sole come sa fare con la neve.Ci sarà dentro te e al di là dell'orizzonte una piccola poesia.Ci sarà e forse esiste già al di là dell'orizzonte una poesia anche per te..."

Elisa/Maila

martedì 1 maggio 2007



Ciao bambolotto, mi piace pensare che nel posto in cui ora ti trovi il tuo riposo sia dolce e sereno come quello di questa immagine.

E' cosi' che ti vogliamo ricordare...

Maila

Il sorriso di Ramon


Ho scritto questa lettera nel giorno del suo compleanno,le parole sono venute di getto come un'esplosione!In fondo Rami per me è stato un vulcano,un fulmine a ciel sereno, un temporale d'estate, una stella cometa.Breve ma intenso...


27/01/2007



Ti regalo i miei pensieri

immortali,

costanti,

penetranti,

continui,

martellanti.

Ti regalo il mio cuore.

Quando te ne sei andato,in silenzio,quasi in punta di piedi,

in un pomeriggio come tanti,eri lì,

nel mio cuore,e ci sei anche oggi

e ci sarai anche domani.

In ogni singolo giorno,in" ogni mio istante"...

Ti regalo me stessa,

la mia imperfezione,

la mia fragilità,

la mia mortalità.

Ti affido i miei dubbi,

le mie paure.

Ti regalo questo filo sottile ma continuo

che da questa vita terrena arriva fin lassu',

dove gli Angeli hanno le ali ed esistono davvero.

Tu ora sei Uno di Loro e la tua luce irradia la

nostra materialità.

Continua a regalarmi le nuvole,

il sole,

il vento,

la pioggia,

le stelle,

l'inconsistenza di questa vita...

Tu sei ovunque...

In ogni mio mattino,

in ogni risveglio,

nella quotidianità,

nelle preghiere della sera.

Il regalo piu' prezioso,in realtà,l'abbiamo avuto noi da te.

Ci hai donato la tua breve ma intensa vita,

la tua costante allegria,

la tua spensieratezza,

il tuo sorriso,

i tuoi occhietti furbi nei quali mi perdevo in un senso

di leggerezza e dolcezza.

Si arriva ad una fase in cui rinunci a chiederti"perchè",

a volte certe domande non troveranno mai una risposta,

un conforto,

un senso.

Ma nel frattempo subenta un'altra fase:

quella dell'"ascolto",

del "sentire",

la fase dell'"amore"che non muore.

MAI!

Nei miei ricordi,

mei miei pensieri,

il tuo cuore batte ancora insieme al mio.

I tuoi occhi continuano ad osservare la vita.

La perdita è come la vita.Non muore mai...

Non perdiamo mai davvero qualcuno:

la morte non è definitiva in quanto la persona scomparsa

ha arricchito la tua esistenza di sensibilità ed entusiasmo,

ha lasciato un' eredità mentale,

emotiva,

viva nel ricordo.

Le mie emozioni fanno rivivere di continuo la tua presenza.



TANTI AUGURI RAMI

ovunque tu sia...

Questo compleanno è per te!


Maila