giovedì 3 maggio 2007

IL RISVEGLIO

IL RISVEGLIO

“ L’amore conta, conosci un altro modo per fregar la morte?..” Ligabue in una delle sue recenti canzoni scriveva così. E questo tormentone è diventato ancora di più una conferma di ciò che ho sempre pensato. Ogni libro, poesia, film, testo musicale tende ad esaltare questo sentimento innato e viscerale che nella maggior parte delle volte nasce con noi, nasce dalla vita.
Una vita senza ciò non avrebbe senso.
Ci si interroga spesso su quale sia lo scopo, l’obbiettivo della nostra esistenza e ognuno di noi ha mille buoni motivi per spiegarlo ma nessuno di questi può prescindere dall’amore, tutto ci riporta ad esso. La carriera, il successo implicano passione in quello che si fa, il denaro, la ricerca spasmodica di beni materiali nasconde in se l’avido desiderio di accumulare sempre di più, la salute è sperare nell’amore per se stessi e amore di vedere i nostri cari in buone condizioni fisiche e psichiche, la costruzione di una famiglia è amore. Investire noi stessi, le nostre abitudini, scendere a compromessi per una vita di coppia. Essere madri, donare vita ad una piccola vita è la forma di amore supremo. Creare una luce, una stella, una speranza a chi vive solo nei nostri sogni, nei nostri pensieri, nelle nostre fantasie è amore. Tutta la nostra esistenza ruota intorno ad esso.
Quant’è importante la vita? Troppo spesso ce lo dimentichiamo. I ritmi frenetici e stressanti che questa società ci impone a volte ci spingono a sopravvivere piuttosto che a vivere. Mille problemi ci sovrastano, soldi che non bastano mai, lavoro precario, bollette e scadenze quotidiane da pagare, impegni con la casa, con i figli, con i mariti. Gran parte dei nostri gesti sembrano diventati meccanici, stereotipati. Si ha l’impressione di vedere robot piuttosto che persone.
Quanti di noi si ammalano di tristezza, di ansia, di stress, di depressione, di ricerca di attenzione? Quanti non sorridono più, quanti non osservano il mondo, la natura, e si lasciano sovrastare dall’esterno?
Anche la famiglia sembra aver perso valore. Ci si riunisce solo nelle grandi occasioni di festa, Natale, Capodanno, Pasqua, qualche compleanno perdendo di vista che ogni giorno vale tanto quanto una festa importante per incontrarsi, per stare insieme.
Ogni singolo giorno che Dio ci ha donato vale la pena di essere vissuto a pieno con chi amiamo.
Quante frasi non dette? Quante parole che aspettavano tempo? Quante situazioni rimandate? Crediamo di essere invincibili, insuperabili ed eterni ma in realtà la nostra vita ha un inizio e una fine che spesso arriva prima del dovuto. Non chiediamo di venire al mondo eppure non siamo mai pronti a staccarci da questa vita, siamo sempre buoni a lamentarci, a criticare, a rimandare, ad essere insoddisfatti di ciò che abbiamo, in realtà abbiamo tutto. Abbiamo la vita. Pochi giorni fa ho perso un mio amico, è difficile capire e realizzare come qualcuno che hai sentito la sera prima il giorno dopo non ci sia più. Dagli eventi tristi, quelli che ti logorano, quelli che ti lasciano senza una spiegazione e con mille perché, con mille se, capisci quanto sei ricco solo per il semplice fatto di esserci, di esistere. È una forma di rispetto e devozione nei confronti di chi questa vita la voleva, l’amava, la sognava e per chi in un minuto non ce l’ha più. Questo ha fatto si che durante queste mattine mi stupissi di fronte alla vista del sole, nel vedere un tramonto, nello scorgere i confini.
Fermarsi ad osservare e bloccare per un attimo il tempo, un tempo che ci porta sempre a rincorrere gli impegni, a raggiungere obbiettivi, a guardare le persone in termini di produttività, di materialità dimenticando la spiritualità. Posare gli occhi sui nostri figli, sui nostri affetti, sui nostri cari, sui nostri cuori dovrebbe farci dimenticare i mille problemi o aiutarci semmai a ricordare che ci siamo, che viviamo, che abbiamo tempo. Un tempo precario. Siamo fragili, come i pacchi o gli scatoloni chiusi negli uffici, nei magazzini in cui sopra c’è scritto “fragile maneggiare con cura”, noi nei nostri corpi abbiamo scritto “fragili maneggiare con amore”.
Queste parole potranno sembrare tristi, potranno provocarci sentimenti di ansia, di impotenza ma se compresi appieno ci aiuteranno a valutare meglio questa vita.
Ho sempre pensato di non avere abbastanza, di desiderare di più ma prima o poi arriva il giorno in cui ci si ferma… Ho i miei affetti, mia nonna, i miei nonni ma soprattutto ho la vita e questo mi permette di sognare, di realizzare, di costruire una famiglia e se Dio lo vorrà mi aiuterà a diventare mamma. È questo il senso.
Apprezziamo appieno ciò che abbiamo e ricordiamoci che siamo di passaggio e che lasceremo una scia per chi verrà dopo di noi.
In ogni cammino della vita i fallimenti spesso precedono i successi, impariamo quindi dagli errori. La gente diventa migliore quando si accetta ed impara ad amarsi per ciò che è. Dobbiamo meditare sulla nostra vita ogni giorno e chiederci se stiamo aggiungendo un pezzettino di più, se stiamo diventando delle persone migliori.
Vi dedico una frase tratta da uno dei miei libri preferiti “Non lasciate che un giorno di questa vita vi sfugga senza aver coltivato i vostri sogni, senza aver fatto caso alla bellezza delle cose semplici, senza aver imparato qualcosa di nuovo. La felicità in fondo non consiste in quello che gli altri potrebbero farci, ma da ciò che di buono noi possiamo fare per gli altri” Non dimentichiamoci mai chi siamo e grazie a chi siamo qui.

Maila 2006

P.S. Il risveglio riguarda la mia nuova nascita spirituale, emotiva, psicologica.
La consapevolezza di respirare la vita a pieni polmoni, di afferrare ogni istante,di desiderare le cose che ci provocano piacere.Il risveglio è poter guardare negli occhi chi si ama con lo stesso entusiasmo del primo giorno.GRAZIE RAMI,PER IL TUO MODO DI VIVERE,PER LA TUA ALLEGRIA,PER LA TUA LEGGEREZZA,grazie per"quel regalo che oggi mi illumina di nuovo gli occhi."Quel regalo inaspettato,sceso dal cielo con la stessa delicatezza di un angelo.Quel regalo ha un volto:AMORE.Quel regalo ha un nome:Luigi.

1 commento:

Unknown ha detto...

Complimenti Maila, lo ripeterò all'infinito, hai davvero il gran dono della scrittura! Mi hai fatto venire i brividi e ripensare a quando ascoltavo in macchina insieme a Rami questo cd di liga che adoro(oltre a quello di James Blunt)....ne avevo anche scritto un post sul blog (http://aly2006.blogspot.com/2006/01/prossima-meta.html) con il testo perchè avevo comperato il biglietto per andare al concerto del Mamamia di Senigallia (http://aly2006.blogspot.com/2006/01/sognandolig.html)....Rami sapeva quanto mi piacesse e quanto rispecchiasse nelle sue canzoni la mia filosofia di vista...per cui una sera, dopo il lavoro in concessionaria, mi ha portato a cena all'Oro Nero di Pesaro per una serata musicale a tema. Che ragazzo d'oro!!! Amava stupire e fare sorprese, senza aspettarsi nulla in cambio...un ragazzo sopra le righe!!! :-)
Sono felice che ci abbia permesso di conoscere e che ci ha fatto incontrare in questo cammino terrestre...
Un abbraccio forte e salutami tanto Luigi e Gaia.
A presto
Aly ;-)